Per la prevenzione dei tumori basta portare la Sicilia a tavola, parola di nutrizionista: per difendere la salute basta fare il pieno di Pomodoro di Pachino Igp, Fico d’India e Pistacchio di Bronte, Arance Rosse di Sicilia Igp, Limone Interdonato di Messina Igp e Limone di Siracusa Igp, Olio extravergine di Oliva di Sicilia Dop e Igp, Aglio di Nubia e Cipolla di Giarratana.
Inserendoli nella lista della spesa, ci garantiremo un’alta concentrazione di sostanze anti tumorali, tra cui numerosi antiossidanti, essenziali per il contrasto dei radicali liberi che danneggiano il Dna.
Piera Stefania Arfò, biologa nutrizionista, specialista in Patologia clinica, lo ha ampiamente dimostrato lo scorso 23 e 24 giugno al convegno “Le vie per prevenire le malattie oncologiche attraverso l’alimentazione”, svoltosi a Roma, con la sua relazione dal titolo “I prodotti tipici della Sicilia: un valido aiuto per la prevenzione dei tumori”. Secondo la nutrizionista infatti non è il prodotto in sé a fare la differenza, ma le sue caratteristiche nutritive determinate dal territorio in cui è stato coltivato.
Il mare, le temperature elevate tutto l’anno, la presenza dell’Etna: questi i principali elementi che rendono unici e benefici i numerosi prodotti a marchio territoriale siciliani.
Tra i prodotti indicati come “difensori della salute” spicca il Pomodoro di Pachino Igp: prodotto vicino al mare, risulta essere ricco di potassio, fosforo, magnesio, calcio, sodio, selenio, ferro, zinco, vitamina A, B e C ma soprattutto di licopene, fondamentale per la sua attività anti ossidante e la proliferazione cellulare, grazie alle alte temperature a cui è continuamente sottoposto; Pachino, infatti, è il comune più assolato di Italia, con valore di radiazione solare pari a 6043 Megajoule per metro quadro. Numerosi studi hanno dimostrato che consumando dalle 2 alle 4 porzioni di salsa di Pomodoro di Pachino Igp si avrebbe una riduzione del 35% del rischio di carcinoma prostatico. Il licopene inoltre è in grado di agire sulle infiammazioni alla prostata, sul carcinoma polmonare, dell’esofago, dello stomaco, del pancreas, della cervice e della mammella.
“La cottura del pomodoro – ha dichiarato la biologa nutrizionista- aumenta la biodisponibilità del licopene, cioè la capacità di essere assorbito dal nostro intestino. Se aggiungiamo olio extravergine d’oliva, aumentiamo la sua capacità di assorbimento. Nell’alimentazione quotidiana l’abbinamento tra Pomodoro di Pachino Igp, Olio extravergine di Oliva di Sicilia Dop o Igp e Aglio di Nubia può considerarsi perfetto”. Insomma: altro che una “una mela al giorno toglie il medico di torno”, un piatto di pasta al pomodoro può considerarsi quasi un elisir di lunga vita.