Promozione e Tutela Dop e Igp, i consigli di Aicig

La tutela e la promozione di un prodotto a marchio Dop e Igp è più semplice se si fa squadra. È questo il resoconto della seconda giornata formativa Aicig, che venerdì mattina si è svolta nella sede del Consorzio Igp Pomodoro di Pachino con Rita Serafini Responsabile Tecnica di Aicig, Federico Desimoni Direttore dell’Aceto Balsamico di Modena Igp, e Leo Bertozzi Segretario generale Aicig.

Rita Serafini: Responsabile tecnica Aicig

“I consorzi sono tutela sociale – ha detto Desimoni-. Prima che il prodotto, tutelano la storia, la tradizione, la cultura e le persone di un territorio. Ma per fare questo bisogna stare insieme e mai agire da soli. I produttori, più sono piccoli e più fatica fanno a trovare gli strumenti adatti per fa fronte alla concorrenza sleale che puntualmente si prende gioco del consumatore. Insieme si fa”.

C’è tanto rispetto in questa dichiarazione. Rispetto per chi ogni giorno con fatica lavora per fare arrivare sulle tavole italiane e non solo, un pezzo di sè e della sua terra. Ed è questo in fondo quello che il consumatore si aspetta da un prodotto a Indicazione Geografica Protetta: genuino, unico ma soprattutto autentico. “Gli inganni al consumatore possono assumere tante sfumature, prima fra tutte la mancanza di trasparenza. Credo fermamente che l’utente si allontani spontaneamente da tutti quei contesti in cui c’è ambiguità. L’obiettivo quindi non è togliere gli altri prodotti, ma mettere in campo tutti gli strumenti per far sì che il mercato diventi trasparente, sincero. Il tutto attraverso i consorzi che hanno un incarico pubblico del ministero e un’azione privilegiata con gli enti pubblici di controllo”.

Federico Desimoni e Leo Bertozzi

La strada dell’unione, sembra essere quindi l’unica percorribile anche per il segretario Aicig Bertozzi che ha dichiarato: “Grazie al Regolamento (UE) 1151/2012, strumento che permette di agire in modo concreto sul mercato con ad esempio il divieto di utilizzare simboli, riferimenti o evocazioni, i consorzi hanno potuto agire realmente portando poi il legislatore a predisporre delle norme che possono essere usate. L’Indicazione geografica Dop e Igp è un sistema collettivo che unisce i privati con l’ente pubblico che devono agire insieme. Fondamentale è la sorveglianza sul mercato che non viene svolta solo dagli agenti vigilatori, ma viene ma anche attraverso informazioni raccolte dagli stessi operatori soci di ogni singolo consorzio, che a sua volta può portare la problematica sul tavolo giusto evitando un contezioso legale, che deve essere sempre l’ultima strada da percorrere”.

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